– Tutto su Valenzano (BA)

Valenzano …il più bel Paese del mondo

UN PROFILO URBANISTICO DEL COMUNE DI VALENZANO (BA)

Il Comune di Valenzano si trova nell’area metropolitana barese, sull’asse Sud-Est, dista dieci Km. dal capoluogo, a 85 m. s.m., si estende su un’aerea di 15,76 Kmq di cui 2,5 edificati con una densità di 1000 abitanti/Kmq.

Il Comune di Valenzano si qualifica come città di servizi, in virtù degli insediamenti scientifici ad alta tecnologia esistenti (Tecnopololis www.tno.it Centro Laser, Istituto Agronomico Mediterraneo www.iamb.it ) e di quelli che si istituiranno (Parco Tecnologico C.N.R.), e si propone come terzo polo di sviluppo universitario (attualmente Facoltà di Veterinaria, capo sperimentale Facoltà di Agraria).

Valenzano, insediamento Peucezio tra il 1000 ed il 300 a.C. successivamente parte di un latifondo romano, diventa agglomerato urbano intorno agli anni 850, periodo delle invasioni saracene, quando la necessità di un luogo sicuro e nel contempo più salubre spinge alcuni baresi a spostarsi verso l’interno. La denominazione Valenzano, probabilmente deriva dal nome del proprietario romano del latifondo, Valens o Valentius. Il borgo si sviluppa intorno ad una torre di avvistamento costruita a guardia della vecchia via Ceglie – Conversano, lungo la quale si erge l’Abbazia Benedettina di Ognissanti.

Dopo l’anno 2000 la condizione di luogo più ‘sicuro’ e ‘salubre’ rispetto alla città rimane ancora attrattiva per numerosi baresi.

Valenzano è ancora luogo di possibile incontro per spazi disponibili e maggiori margini di vivibilità.

ORIGINI DI VALENZANO

Nell’anno 845, durante la scorreria dei Saraceni, un cavaliere greco dei Saraceni, un cavaliere greco di Antiochia, residente da tempo a Bari fuggì con altri e si nascose nell’entroterra, a circa sei miglia dalla città , dove trovò una torre. Quando i saraceni, saccheggiando e deprecando, andarono via, il cavaliere greco, di nome Valentino o Valentiniano o Valenziano, rimase dove si era rifugiato. Si costruì una comoda dimora e fece costruire capanne, stalle e case per i suoi sudditi e nacque Valenzano.

Questo guerriero portò con sè l’immagine di Santa Maria di San Luca, che si trova tuttora conservata in una Chiesa, denominata proprio così, affidata adesso alla cura dei Frati Francescani Minori. Si pensa che questa immagine sia stata dipinta dall’evangelista Luca, che oltre ad essere stato medico, fu anche pittore. Ma tutto ciò affidato alla leggenda, non essendoci documenti in merito che ci possano testimoniare come in realtà sia nato il paese.

C’è qualche cronista, il quale dice che il nome Valenzano sia nato dall’espressione latina ‘quia valet insanu’ o ‘non sanus’ cioè dà ‘salute a chi è ammalato, non sano’ data la salubrità dell’aria e la ricchezza di vegetazione.

Il borgo medioevale rimane sostanzialmente com’era con le sue piccole piazze, con le sue vie tortuose, con i suoi ‘iusi’, con i suoi perolati, con i suoi archi, con i suoi gradini esterni, con i suoi muri bianchi di latte di calce, con le sue ‘chianche’ come pavimentazione stradale.

N.B. Testi tratti dal volantino a cura dell’assessorato al turismo del Comune di Valenzano ‘Guida Città’


NUMERI TELEFONICI UTILI

SOCCORSO PUBBLICO Telefono

Carabinieri Pronto intervento 112
Carabinieri Caserma                                    080.4671418 – 080.4676190
Polizia
113
Vigili Urbani                                                 080.4671587 – 080.4671237
Vigili del fuoco
115
Metronotte                                                    080.4675657
C.R.I. (
Croce rossa italiana) 080.444848

ENTI PUBBLICI

Enel 800752233
Acquedotto 800735735
Telecom Italia 187
Ufficio Postale                                            080.4673675 – 080.4673622
Gas servizio guasti                                     080.4671120

SERVIZI

Gruppo Assistenza Volontari                      080.4671718
Hotel Federiciano                                       080.4602185

SERVIZI SANITARI USL BA/13

Guardia Medica                                           080.4675001

AMMINISTRAZIONE CIVICA

Comune di Valenzano                                 080.4673620
Esattoria Comunale                                    080.4673253

FARMACIE

Addante Angioli                                          080.4671426
Straziata                                                     080.4671047

TRASPORTI

Ferrovie Sud-Est                                        080.4675744

ISTRUZIONE

Scuola Materna Statale                              080.4673640
Scuola Materna 1                                        080.4675764
Scuola Materna ‘G. Bosco’                          080.4674788
Scuola Materna ‘L’Aquilone’                       080.4673977
Scuola Elementare ‘Giovanni XXIII’          080.4676323
Sc. Elem. succ. via D’Annunzio                  080.4674058
Scuola Elem. via vecchia Canneto             080.4675453
Scuola Media ‘Galileo Galilei’                     080.4673736
Scuola Media ‘Andrea Capozzi’                  080.4675012


I MIGLIORI LINKS SU VALENZANO

Homepage di Lanera www.lanera.com

Scuola Media Galileo-Capozzi www.valenzano.org

Comune di Valenzano www.valenzanoinforma.it

Sito dell’ASPAV (Pallavolo) www.aspav.it

Comitato feste di ‘San Rocco’ www.sanroccovalenzano.it

Parrocchia San Rocco www.parrocchiasanroccovalenzano.it

Tecnopolis www.tno.it

Ist. Agronomico Mediterraneo www.iamb.it

Carella Viaggi www.carellaviaggi.com

Blog “il valenzanese” ilvalenzanese.blogspot.com


FESTE E MANIFESTAZIONI NEL COMUNE DI VALENZANO

Carnevalenzano l’ultimo giorno di carnevale. Corteo in maschera e festa popolare in piazza con il processo e la condanna di ‘Peppino’ re del carnevale, periodo di festa caratterizzato a Valenzano da balli organizzati in famiglia il giovedì, il sabato e la domenica, visitati in tarda serata da gruppi mascherati.

Le ‘Fanove di San Giuseppe’ 19 marzo. Enormi cataste di legna raccolte per devozione, soprattutto dai ragazzi, ed accese in alcuni crocicchi e piazzole del paese, con offerta agli avventori di ceci, cotti nella cenere, per festeggiare San Giuseppe e l’arrivo della primavera.

Venerdì Santo – Processione dei Misteri (ca. 45 raffigurazioni). La settimana del dolore: settimana santa. Momenti di riflessione sulla passione di Cristo nel centro antico durante la peregrinazione da Sepolcro a Sepolcro del giovedì Santo; imponente e suggestiva processione dei Misteri il venerdì Santo con circa 45 gruppi statuari e 10 complessi bandistici.

Festa del ‘Passa Passa’ 1° maggio presso la Chiesa di Ognissanti. festa popolare presso l’antica Chiesa romanica di Ognissanti in terra di Cuti estrema periferia del paese con celebrazione della messa durante la quale il più giovane viene affidato o si affida ad un amico o parente più grande perché vegli sulla sua crescita e testimoni il corretto comportamento, un nastro rosso al braccio suggella l’affidamento.

Maggio in Musica ultime 3 domeniche di maggio. Manifestazione musicale primaverile rivolta a giovani gruppi musicali metropolitani per offrire loro spazi creativi da protagonisti.

Festa di Sant’Antonio di Padova 13 e 14 giugno. Festa religiosa e popolare in onore del Santo di Padova. La sera su Largo Plebiscito si vede l’illuminazione tutta accesa. La processione dei devoti si snoda per le vie del paese, tutti muniti di candela. La processione è molto lunga preceduta da ‘nu tammurr’ (il tamburo), dopo la statua di S. Antonio i rappresentanti politici ed infine chiude una banda. Alla fine della serata ci sono i bei fuochi d’artificio.

Sagra della Focaccia prima domenica di agosto. Gara culinaria per incoronare la migliore focaccia del paese.

E…state a Valenzano dal 15 luglio al 15 settembre. Manifestazione in compagnia della musica, del ballo, della danza, del teatro, dei giochi, dello sport, della poesia, delle canzoni, delle mostre, delle buone tradizioni come invito a restare per vivere il paese in una dimensione diversa, dove il paese e la sua gente risultino spettatori e protagonisti.

Festa di San Rocco dal 15 al 17 agosto. Festa religiosa e popolare in onore del Santo Patrono. Sono da vedere ogni anno la processione che si noda per le vie del paese, la bella illuminazione in Corso Aldo Moro. Da sentire le bande musicali: sia quelle che accompagnano la processione sia quelle che suonano nella cassa armonica. Ed infine la gara per il miglior fuoco d’artificio

Fiera di Ognissanti 1° novembre. Oltre 600 operatori commerciali in tutti i settori merceologici.

Nataleinsieme dal 8 dicembre al 6 gennaio. Animazione degli spazi pubblici con piccole manifestazioni per creare le suggestioni natalizie attraverso la musica, concerti di zamponari, la realizzazione di presepi artistici, il presepe vivente nel Convento di Santa Maria di San Luca ed il corteo storico dei Re Magi.

POSTI DA VISITARE

408789950.jpg CHIESA DI SAN ROCCO (1586) Chiesa Madre, disposta a croce latina in stile romanico. Dedicata al patrono risale alla fine del secolo XVI. Della vecchia costruzione non riman più nulla, essendo state apportate delle modifiche attraverso i secoli, per renderla più spaziosa. La facciata ha un grande rosone al centro. La torre civica o dell’orologio stuata accanto alla chiesa risale alla fine dell’ottocento: non appartiene alla chiesa ma bensì al comune, da cui la denominazione ‘torre civica’.

 

198365007.JPGCHIESA DI S. MARIA DI S. LUCA (1606) E’ comunemente chiamata ‘chiesa di S. Antonio’ giacché in essa viene conservata una bella statua del Santo da Padova, o ‘dei monaci’ in quanto vi dimorano i Frati Francescani Minori, che hanno cura delle anime della loro parrocchia. La costruzione iniziata nel 1606 a spese della popolazione con il contributo del feudatario locale Aurelio Furietti. Alla morte di quest’ultimo, fu portato a termine dalla moglie. Di stile barocco con altari scolpiti nel legno e ricoperti di lamina d’oro, tele ed affreschi di pregevole fattura. Ha accanto un campanile anchesso di stile tardo barocco costruito nel 1744.

 

1924743711.JPGCHIESA DI OGNISSANTI (1062) Ciò che resta della importante Abbazzia Benedettina in terra di Cuti, uno dei primi esempi di Romanico Pugliese. Fu fondata nel secolo XI dall’abate Eustachio dell’ordine di San Benedetto sul luogo dove prima c’era stato un tempio dedicato a tutti gli dei. Ha forma basilicale a tre navate, senza transetto, con tre absidi semicircolari. E’ una delle poche chiese benedettine pugliesi a tre cupole. Il papa Bonifacio VIII nel primo anno del suo pontificato (1295) unì la Chiesa di Ognissanti con tutte le pertinenze ed i diritti alla Chiesa di San Nicola di Bari.

 

1872367692.jpg CHIESA DEL PADRETERNO (1100) Sorta accanto alla torre di guardia come Chiesa del primo nucleo abitativo dedicata a San Pietro. Nel cuore del borgo medioevale si crede sia stata la pima Chiesa del paese non solo perché sorge su di una piazza, nelle vicinanze del castello baronale, ma anche per il nome in quanto le Chiese più antiche sono dedicate o a Dio o a San Pietro.

 

305494117.jpgCHIESA DI SANTA MARIA DI LORETO Costruita nel 1645 di stile barocco, è denominata anche Chiesa di Sant’Anna o delle monache poiché vi sono state fino ai primi anni del secolo passato ed ora affidata ai Frati Francescani Minori. Ciò che resta del monastero delle Benedettine Cistercensi, architettura sobria e severa.

 

1654517982.jpg CASTELLO BARONALE (1100-1600) Palazzo sviluppatosi accanto alla torre quadrata di avvistamento, è il risultato di vari interventi di copletamento e di rimaneggiamento in funzione di diverse esigenze abitative.

 

10587064.jpg VILLA D’ALOJA (1850) Splendida villa patronale dell’ottocento con annesso parco arricchito dal salone delle feste e piccola torre di guardia.
(Foto copyright www.pugliaetmores.it)

 

210506760.jpg CENTRO ANTICO (1000-1700) Tipico centro agricolo minore, architettura semplice e povera.

 

 

 

N.B. I Testi sono stati tratti dal volantino a cura dell’assessorato al turismo del Comune di Valenzano, dall’opuscolo ‘Guida città’

 


 


ALCUNE SPECIALITA’ GASTRONOMICHE DEL COMUNE DI VALENZANO

Calzone: E’ una sfoglia di pasta che può essere ripiena o di cipolla,o di ricotta oppure di cipolla e ricotta.

Calzengiédde: E’ un fagottino ripieno di ricotta, passato nel vincotto. E’ una specialità natalizia.
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Carteddate: E’ una sfoglia di pasta fritta e passata nel vincotto. E’ una specialità prevalentemente natalizia.

Castagnèlle: E’ un dolce a base di mandorle.

Cheteriédde: E’ dell’agnello con cipolla al forno.

Chiacheniédde: E’ una pasta incavata fatta con semolino, farina ed acqua.

Chiemeriédde: Sono degli involtini di frattaglie con prezzemolo e foglie d’alloro legate con budella. Sono arrostiste sul carbone.
..

N.B. Queste sono solo alcune delle specialità valenzanesi e sono tratti dal volantino del Comune di Valenzano fatte da ricerche a cura dell’assessorato al turismo

 

ALCUNE RICETTE PUGLIESI


ORECCHIETTE CON CIME DI RAPE
(per 4 persone)

Ingredienti: 350 gr. di orecchiette, 1 kg. di cime di rape, 1 spicchio d’aglio, olio extra vergine d’oliva, 2 acciughe, 3 pomodorini e sale
Preparazione: Lavare le cime di rape. Fare bollire l’acqua, salare e calare le cime di rapa. A metà cottura aggiungere le orecchiette. Nel frattempo soffriggere in una padella l’aglio, i pomodorini e le acciughe. Scolare la pasta al dente e fare saltare il tutto in padella.

PARMIGIANA DI MELANZANE
(per 4 persone)

Ingredienti: 2 melanzane grandi, farina, 3 uova, 1kg. di salsa di pomodoro, 1 cipolla, 1 scamorza, 50 gr. di parmigiano grattugiato, 1 ciuffo di basilico, olio extravergine di oliva, sale q.b.
Preparazione: Tagliare le melanzane a fette, alte 1/2 centimetro, e tenerle a bagno in acqua e sale per 10 minuti. Strizzarle senza romperle e passarle nella farina. Successivamente calarle nelle uova sbattute e friggerle in abbondante olio bollente. A parte, preparare un sugo con olio, cipolla, salsa di pomodoro e sale. Coprire con il sugo il fondo di un tegame da forno, poggiare le fette di melanzana sul fondo e cospargerle di sugo, parmigiano e la scamorza tagliata a dadi. Poggiare sopra altre fette di melanzane e ricoprirle allo stesso modo. Ripetere fino ad esaurimento delle melanzane. Infornare a 200° per 30 minuti. Servire tiepido.

RISO PATATE E COZZE
(per 4 persone)

Ingredienti: 1 kg. di cozze, 500 gr. di patate, 150 gr. di riso, 2 zucchine, 3 pomodori rossi, 1 cipolla, 2 spicchi d’aglio, 30 gr. di pangrattato, 30 gr. di pecorino grattugiato, olio extravergine d’oliva, sale e pepe q.b.
Preparazione: Lavare le cozze ed aprirle in modo che il frutto resti in una metà del guscio,conservando l’acqua contenuta all’interno. Mettere il riso a bagno per circa mezz’ora. Affettate le patate, le zucchine, le cipolle e i pomodori. Preparate un composto di aglio, prezzemolo, pangrattato, formaggio pepe e sale. Ungere un tegame con l’olio e disporre le cipolle sul fondo, metà delle patate e cospagere con un pugno di composto. Passare al secondo strato con le cozze, i pomodori, le zucchine, le patate e ungere con olio. Aggiungere acqua fino a metà altezza del tegame; infornare a 200° per un’ora e mezzo.

FOCACCIA DI PATATE
(per 4 persone)

Ingredienti: 1/2 kg. di farina, 1/3 di lievito, 1 patata di media grandezza, acqua, origano, 2 pomodori rossi, olio extravergine d’oliva, sale q.b.
Preparazione: Lessare una patata, sbucciarla e schiacciarla. Versare la farina in una grande coppa e unire, poi, il lievito sbriciolato, la patata, l’acqua, (fredda in estate, tiepida d’inverno) un pizzico di sale e un filo d’olio. Impastare energicamente finché l’impasto risulti, più o meno, morbido. Ungere un tegame da forno del diametro di 30cm e versarne l’impasto. Condire con i pomodori tagliati a pezzettini, l’origano e un filo di olio. Coprire il tegame con un grande coperchio e avvorgerlo in una coperta (vicino ad una fonte di calore in inverno). Far lievitare per circa un’ora. Lievitato, aggiungere abbondante olio e sale e infornate in forno caldo per 40 minuti.

PANZEROTTI
(per 4 persone)

Ingredienti per la pasta: 500 gr. di farina, 1 cubetto di lievito di birra, 2 cucchiai di extravergine di oliva, sale, acqua o latte (q.b. per impastare)
Ingredienti per il ripieno: 500 gr. di scamorza fresca, 1/2 kg. di pomodorini sgocciolati, 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva, 30 gr. di pecorino grattugiato, sale q.b.
Preparazione: Disporre la farina a fontana su un tavoliere, sbriciolare il lievito di birra, unire poca acqua calda (o latte) quanto basta per ottenere una massa di media consistenza. Lasciar lievitare la massa per mezz’ora. Intanto, preparare il ripieno: tagliare a cubetti la scamorza, unire i pomodori tagliati a tocchetti, il formaggio e un pizzico di
sale. Staccare dalla massa pezzetti di pasta, grandi quanto una noce, stenderli con un matterello ottenendo una sfoglia che abbia pochi millimetri di spessore. Disporre al centro un cucchiaino di ripieno. Richiudere a forma di mezza luna e sigillare bene. Friggere in abbondante olio extraverine di oliva bollente.

CALZONE DI CIPOLLA
(per 4 persone)

Ingredienti: 250 gr. di farina, 15 gr. di lievito di birra, 250 gr. di cipolla (preferibili le cipolle porraie, dette anche ‘sponsali’), 130 gr. di olive nere, 150 gr. di formaggio pecorino di media stagionatura, 3 filetti di acciughe salate, 2 pomodorini al filo, olio extravergine di oliva, sale e pepe q.b.
Preparazione: Impastare la farina con acqua calda, lievito, un filo di olio e un pizzico di sale, fino ad ottenere una massa morbida. Farla lievitare per circa 2 ore e dividerla in due.
A parte, rosolare la cipolla affettata e unire i pomodorini a pezzetti, le olive snocciolate, le acciughe ben lavate, private della lisca e spezzettate. Spianare la pasta ottenendone due dischi di uguale spessore e delle dimensioni adatte per foderare una tortiera da forno. Foderare con uno dei due dischi il fondo di un tegame da forno, dopo averlo unto di olio, e disporre sulla pasta il composto e il pecorino. Coprire con l’altro disco; ungerlo d’olio e cuocere in forno per mezz’ora.

 

– Dal libro del mio amico Vito de Girolamo

Dal libro del mio amico Vito de Girolamo “UN SOGNO FINITO”

UNIRMI ALLA SOLITUDINE
Con codesti occhi vedrai tutto il bene, con codesto cuore felice vedrai tutto l’amore, con codesta bocca bacerai tutto il mondo, ma con codesto carattere a volte primavera a volte inverno vedrai tutto il male che il bene sa nascondere. Maledirai la felicità che ha il nome di nostra madre e ti unirai alla solitudine perché lei sola saprà comprenderti.

RICORDI LONTANI
La nostra amicizia si è ferita come la mia anima, la mia vita è una fune spezzata. Vorrei cancellare il brutto ricordo dalla mente ma la notte mi parla di te, hai ferito il mio cuore che parlava solo di te. Troppo dolore mi hai regalato, dalla felicità alla tristezza per invocare il tuo nome, non volevo credere, ma non pensavo che rivedendoti avrei sofferto amore mio, non sorrido più ora sono solo ricordi lontani.

MI MANCA IL CORAGGIO
Molte ore prima che le luci dei mio paese si spengano il mio corpo con la mia fedele bici è già in giro per le vie vuote e buie, vuote come la lontananza che lei mi ha lasciato e buia come il mio futuro. Cammino e mille pensieri si accavallano, molte lacrime baciano il mio viso, il mio cuore distrutto piange senza una vera ragione. Vorrei morire ma non trovo il coraggio, mi manca quel coraggio che lei ha avuto nel lasciarmi senza aprire bocca. Quel coraggio mi serve per togliermi dalla sua presenza e da tutto ma sono e resto un illuso fallito.

UCCISO NEL CUORE
Nerone bruciò Roma, tu con la tua lontananza senza un perché hai bruciato la mia vita che avevo costruito con tanto amore. La tua amicizia si è poi rivelata falsa e come Giuda mi hai tradito come, Caino mi hai ucciso non solo nel corpo ma anche nel mio cuore pazzo di te.

ORA MI ODIA
Senza una meta fissa è il mio cammino. Lei era il mio futuro ora è la mia condanna, era la mia illusione ora il mio incubo, non soffrivo ma ora sono distrutto. L’amore non c’è più il buio si è innamorato di me, la sua voce al telefono è ormai nel passato, i suoi sorrisi sono ricordi, il suo viso è rimasto presente nella notte, il suo corpo ha distrutto la mia allegria. Fuori non c’è più luce solo buio, sto soffrendo senza capire il perché, ora mi odia ma il suo odio non sarà mai più forte dei mio amore per lei.

L’INCOLPEVOLE COLPEVOLE
Come un fiume in piena, che porta via con sà tutto quello che trova, così lei senza una ragione ne un perché dopo aver fatto innamorare il mio cuore ora ha portato via con se la vera ragione dei suo allontanamento. Al mio presente ha regalato solo distruzione e abbandono. lo soffro per una domanda chiesta e mai avuto risposta. Lei non so, ma dai suoi occhi capisco tutto il disprezzo, forse sono io l’incolpevole colpevole.

NON HAI CREDUTO IN ME
Per avere il tuo amore sarei diventato come Muzio Scevola, per regalarti l’amicizia sarei diventato come Enrico Toti. Ma tu dopo avermi regalato l’illusione, l’amicizia e l’amore sei diventata come Ponzio Pilato e mi hai gettato su una croce per farmi pagare l’amore che prima mi hai regalato e poi non hai creduto in me.

NELLE BRACCIA DI PADRE PIO
Ogni mattina all’alba mi fermo in periferia e prego d’innanzi alla statua di Padre Pio, per la sua felicità . Mi ha deluso, mentito e ferito, non cercavo niente solo amicizia e un pò d’affetto, mi regalò un raggio ma un lupo sbranò l’illusione. All’alba ogni mattina Padre Pio ascolta le mie suppliche, lei passa per il lavoro io la vedo e di nascosto soffro, la vedo svanire oltre gli occhi e regalo il suo cammino nelle braccia di Padre Pio.

UN SOGNO DURATO TRE ANNI
Nel silenzio molte immagini ritornano dal passato, ho perso l’amicizia nel suo cuore, ora altri cuori vi sono entrati. Non si è spenta la luce nei miei occhi, spero che non sia un addio. La guardavo e sognavo il mio avvenire, i sogni belli non si avverano svaniscono come ogni sogno all’alba, il mio sogno è durato solo tre anni come i suoi gigli.

UN AMORE A CINQUE STELLE
Ci sono amori per gioco, amori per interessi, amori solo per amare e amori per un futuro sicuro, il mio amore è un amore a cinque stelle. C’è chi viene lasciato per non sapere amare, chi per essere troppo severi, chi troppo innocenti, io per aver un amore a cinque stelle. C’è chi ha paura di esser lasciato, chi della sua ombra, chi delle sofferenze, io ho paura dei mio amore a cinque stelle. Ora mi ha lasciato senza un perché e sono sempre più solo, mi odia anche lei il mio amore a cinque stelle.

IL SILENZIO PER AMICO
Per amico ho solo il silenzio, dovrei capire il suo no ma la mente va nel passato senza una risposta, per il ritorno no, non ci sarà un’altra madre a regalarmi i suoi occhi. Troppi fiumi sono usciti dai miei ricordi, troppe notti diventate neve, troppo fuoco è uscito dal mio cuore e troppa rabbia è uscita dalle mie labbra. Per amico ho solo il silenzio. UNA MADRE DONNA Penso solo a lei nelle sere fredde, non riesco più a dormire aspettando uno squillo che non arriverà mai. Lei era una madre indifesa, ora una madre donna. La mia gelosia esasperata ha allontanato prima un raggio poi il suo corpo. Mi sforzo per non pensarla ma lei è oramai una madre donna. Urlo tutti i miei sbagli, ma gli sbagli si pagano. Lei è cambiata, io mi sono fermato nel passato lei è nel futuro, lei è una madre donna.

PIETA PER LEI
Al mio cuore gli dicevo: “Vedrai in te ritornerà la luce” ma mentivo, c’è troppo dolore, troppa sofferenza c’è anche una piccola speranza: “La pietà”. Ho pensato di morire ma lasciare nel dispiacere e nelle lacrime un raggio di sole non era da me. Non me la sentivo di lasciare il bene anche se era il male. Ora sono depresso e distrutto, sono solo nella mia stanza guardo il soffitto e chiedo pietà per lei per il male che mi ha regalato.

SOLO ERO, SOLO SARO’
L’amore è come la fortuna ti può cambiare ma l’amore mi ha lasciato più povero. Brillava una stella ma la mia illusione ha distrutto tutto, avevo ritrovato, e poi riperso il mio sogno. Al mio cuore ora manca quel coraggio di volare e rivivere, ho preteso la sua amicizia e il suo amore ma il miracolo mi è stato negato. Sono solo a rassegnarmi, a maltrattarmi e a distruggermi perché il mio destino è stato scritto: “Solo ero e solo sarò”.

RIFAREI TUTTO
Rifarei gli stessi anni dei passato, le stesse notti di neve, gli stessi errori, la stessa pazzia, gli ridarei gli stessi consigli, le stesse parole d’amore, le stesse telefonate interminabili, gli stessi regali, le stesse foto rifarei tutto. Gli ridarei la stessa gelosia di entrambi, la stessa mia presenza che gli era di ostacolo, gli scriverei le stesse poesie su di lei, gli darei ancora il mio cuore, tanto il futuro è già stato scritto con il dolore, ed è solo mio.

GELOSIA AL DOLORE
Vorrei prendere il treno e allontanarmi il più possibile, ma neanche i chilometri potranno allontanarmi dal suo viso. Continuo a guardare le foto fatte da lei e da lei regalate, le guardo e più il desiderio di lei entra in me. Lei con la sua ingenuità ha catturato quell’amore che mancava in me. La sognavo per tutta la vita, ma i pochi anni trascorsi accanto a lei, mi hanno fatto capire che il bene è sempre sconfitto. Contavo le ore per poter correre da lei, ora posso contare solo il tempo per sognare gli anni belli trascorsi con lei dalla gioia al dolore.

COM’ERA, COM’È
Il passato mi ha lasciato un grande vuoto, sto scivolando nel baratro della disperazione, la bella storia che avevo immaginato, mi sta distruggendo. Vivevo solo per vederla felice, io gli regalai il coraggio di prendere il volo da sola, ora ho visto com’era ho visto tutto il contrario dei bene, ho visto com’era e com’è. Ho visto anche come sono ridotto per un amore: cercato, trovato, amato e sofferto. Ho visto com’era e com’è.

LA NOTTE NON FINISCE MAI
Se fossi meno buono starei accanto al mio amore, ma solo la notte mi è amica. Vedendomi capisco che neanche respirare mi riesce, ogni minuto chiudo gli occhi e mi innamoro ancora di lei. La notte non finisce mai, è bello poter parlare ancora di lei, ma il suo cuore elettrico, mi ha bruciato la vita. Ogni piccolo istante si accende di lei, lei che ha capito il suo ostacolo, ha bruciato l’amicizia dei passato con il silenzio verso me.

TROTTOLA IMPAZZITA
Il mio cuore malato non ha più la forza di reagire al dolore, senza l’amore sta finendo il mio cammino. Lei era un angelo, non ha capito il mio dramma, ora è felice. Nel mio cuore è venuto troppo presto il buio, quel buio che mi era nemico ora cammina insieme a me. Era bello chiudere gli occhi e amarla, ora chiudo le finestre e la sogno tra le stelle. Chissà cosa farei per poter accarezzare quella rosa, ma giro solo intorno come una trottola impazzita.

MI MANCA LEI
Quante gite ai santuari fatte insieme S. Rita, Crosia, S. Giovanni Rotondo, Lourdes, Fatima, dove gli regalai il mio amore. Ora i santuari mi vedono da solo, sanno i miei dolori, le mie pene, la mia sconfitta, sanno tutto. In ogni chiesa prego per la sua felicità , non importa se mi ha deluso, sfracellato, ucciso, la mia preghiera mi da la forza di pensarla. Chiudo gli occhi e mille ore con lei mi sollevano, ma aprendoli intorno c’è solo gente estranea. Mi manca lei, il mio cammino la mia luce, il mio vivere, mi manca l’ancora della salvezza, mi manca lei, il mio sogno.

PER LEI IL PASSATO DA DIMENTICARE
Lentamente una lacrima scende sul mio viso, mi ricorda come il mio cuore pazzo è sempre di lei. Ogni battito è una ferita profonda, il mio cuore non ha mai smesso di sognarla e soffrire. Ora chiedo alla luna di non smettere di brillare perché senza di lei vivo l’incubo di morire. Non aspetto più nessuno, lei non può più ritornare a salvare il mio amore, a lei non importa più niente di me e dei mio passato, per lei sono solo il passato da dimenticare e in fretta.

DONNA VERA
Sto rimpiangendo la sua amicizia, quell’amicizia che avevo costruito con tanti pensieri e tante lacrime. Lei ha gettato la vecchia maschera regalandosi quella di donna vera. Ora mi manca quell’ossigeno per poter volare con l’amore. Lei ha deciso di regalarmi i suoi sorrisi, lei ha deciso di sfracellarmi, per lei i miei sentimenti non esistono sono finiti nell’allontanarsi dalla mia amicizia e dal mio nome.

IL SUO PRESENTE MI RATTRISTA
La sua bellezza assomiglia ad una musica che mi fa impazzire. Più la guardo e più i miei sentimenti riaffiorano, non voglio fermarmi sul suo presente ma al passato tristemente distrutto. Voglio immaginarla pura e ingenua nel suo passato il suo presente mi rattrista. Mi stordì con i suoi lamenti familiari mi colpì la sua paura dei presente, mi innamorai dei suo viso di madre, mi ha distrutto il suo essere libera.

IL SUO AMORE, UN MISTERO
Adesso va tutto bene per lei, la mia vita è stata combatterla pur sapendo di essere sconfitto. Avevo bisogno di lei, dei suoi occhi, dei suo viso, dei suo amore, ma il suo cuore di pietà ha respinto il mio sogno. Il mio sogno, il mio amore è stato sincero, il suo un mistero. Non riesco più a sentire il battito dei mio cuore, solo nel vederla mi ubriaca di ricordi. Solo allora il mio cuore soffre da impazzire e per me ricominciano i sentimenti tristi.

SBRONZA DI ALLEGRIA
Lo specchio non la tradirà mai, la sua bellezza non morirà mai sul suo viso. Inseguivo il vento come un bimbo, ma era impossibile afferrarlo. Vorrei salvarmi dalla sua presenza, ma dolcemente un angelo con le ali aperte, e con un canto di morte mi riporta a conoscenza della mia sbronza d’allegria perduta per lei.