Valenzano

Valenzano …il più bel Paese del mondo

UN PROFILO URBANISTICO DEL COMUNE DI VALENZANO

Il Comune di Valenzano si trova nell’area metropolitana barese, sull’asse Sud-Est, dista dieci Km. dal capoluogo, a 85 m. s.m., si estende su un’aerea di 15,76 Kmq di cui 2,5 edificati con una densità di 1000 abitanti/Kmq.

Il Comune di Valenzano si qualifica come città di servizi, in virtù degli insediamenti scientifici ad alta tecnologia esistenti (Tecnopololis www.tno.it Centro Laser, Istituto Agronomico Mediterraneo www.iamb.it ) e di quelli che si istituiranno (Parco Tecnologico C.N.R.), e si propone come terzo polo di sviluppo universitario (attualmente Facoltà di Veterinaria, capo sperimentale Facoltà di Agraria).

Valenzano, insediamento Peucezio tra il 1000 ed il 300 a.C. successivamente parte di un latifondo romano, diventa agglomerato urbano intorno agli anni 850, periodo delle invasioni saracene, quando la necessità di un luogo sicuro e nel contempo più salubre spinge alcuni baresi a spostarsi verso l’interno. La denominazione Valenzano, probabilmente deriva dal nome del proprietario romano del latifondo, Valens o Valentius. Il borgo si sviluppa intorno ad una torre di avvistamento costruita a guardia della vecchia via Ceglie – Conversano, lungo la quale si erge l’Abbazia Benedettina di Ognissanti.

Dopo l’anno 2000 la condizione di luogo più ‘sicuro’ e ‘salubre’ rispetto alla città rimane ancora attrattiva per numerosi baresi.

Valenzano è ancora luogo di possibile incontro per spazi disponibili e maggiori margini di vivibilità.

ORIGINI DI VALENZANO

Nell’anno 845, durante la scorreria dei Saraceni, un cavaliere greco dei Saraceni, un cavaliere greco di Antiochia, residente da tempo a Bari fuggì con altri e si nascose nell’entroterra, a circa sei miglia dalla città , dove trovò una torre. Quando i saraceni, saccheggiando e deprecando, andarono via, il cavaliere greco, di nome Valentino o Valentiniano o Valenziano, rimase dove si era rifugiato. Si costruì una comoda dimora e fece costruire capanne, stalle e case per i suoi sudditi e nacque Valenzano.

Questo guerriero portò con sè l’immagine di Santa Maria di San Luca, che si trova tuttora conservata in una Chiesa, denominata proprio così, affidata adesso alla cura dei Frati Francescani Minori. Si pensa che questa immagine sia stata dipinta dall’evangelista Luca, che oltre ad essere stato medico, fu anche pittore. Ma tutto ciò affidato alla leggenda, non essendoci documenti in merito che ci possano testimoniare come in realtà sia nato il paese.

C’è qualche cronista, il quale dice che il nome Valenzano sia nato dall’espressione latina ‘quia valet insanu’ o ‘non sanus’ cioè dà ‘salute a chi è ammalato, non sano’ data la salubrità dell’aria e la ricchezza di vegetazione.

Il borgo medioevale rimane sostanzialmente com’era con le sue piccole piazze, con le sue vie tortuose, con i suoi ‘iusi’, con i suoi perolati, con i suoi archi, con i suoi gradini esterni, con i suoi muri bianchi di latte di calce, con le sue ‘chianche’ come pavimentazione stradale.

NUMERI TELEFONICI UTILI


SOCCORSO PUBBLICO   Telefono
Carabinieri Pronto intervento 112
Carabinieri Caserma   080.4671418 – 080.4676190
Polizia   113
Polizia Locale (Vigili Urbani) 080.4671587 – 080.4671237
Vigili del fuoco   115
Metronotte
  080.4675657
C.R.I. (Croce rossa italiana) 080.444848
 ENTI PUBBLICI    
 Enel    800752233
 Acquedotto    800735735
 Telecom Italia    187
 Ufficio Postale    080.4673675 – 080.4673622
 Gas servizio guasti    080.4671120
 SERVIZI    
 Gruppo Assistenza Volontari    080.4671718
 Hotel Federiciano 
   080.4602185
 SERVIZI SANITARI USL BA/13    
 Guardia Medica 
   080.4675001
 AMMINISTRAZIONE CIVICA    
 Comune di Valenzano
 Centralino  080.4673620
 Esattoria Comunale
   080.4673253
 FARMACIE    
 Addante Angiuli
   080.4671426
 Straziota    080.4671047
 Comunale    080.4602284
 San Filippo    080.4675420
 TRASPORTI    
 Ferrovie Sud-Est
   080.4675744
 ISTRUZIONE    
 Scuola Materna Statale    080.4673640
 Scuola Materna 1    080.4675764
 Scuola Materna  ’G. Bosco’  080.4674788
 Scuola Materna  ’L’Aquilone’  080.4673977
 Scuola Elementare  ’Giovanni XXIII’  080.4676323
 Scuola Elementare via D’Annunzio 080.4674058
 Scuola Elementare via vecchia Canneto 080.4675453
 Scuola Media  ‘Galileo Galilei’  080.4673736
 Scuola Media  ‘Andrea Capozzi’ 080.4675012

I MIGLIORI LINKS SU VALENZANO

Valenzanesi nel Mondo www.valenzanesinelmondo.com  
Comune di Valenzano www.comune.valenzano.ba.it  
Homepage di Lanera www.lanera.com  
Scuola Media Galileo-Capozzi www.valenzano.org  
Sito dell’ASPAV (Pallavolo) www.aspav.it  
Blog su Valenzano “il valenzanese” ilvalenzanese.blogspot.com  
VARIE    
Carella Viaggi www.carellaviaggi.com  
Ist. Agronomico Mediterraneo www.iamb.it  
Tecnopolis www.tno.it  

FESTE E MANIFESTAZIONI NEL COMUNE DI VALENZANO

– Carnevalenzano – l’ultimo giorno di carnevale. Corteo in maschera e festa popolare in piazza con il processo e la condanna di ‘Peppino’ re del carnevale, periodo di festa caratterizzato a Valenzano da balli organizzati in famiglia il giovedì, il sabato e la domenica, visitati in tarda serata da gruppi mascherati.

– Le ‘Fanove di San Giuseppe’ – 19 marzo. Enormi cataste di legna raccolte per devozione, soprattutto dai ragazzi, ed accese in alcuni crocicchi e piazzole del paese, con offerta agli avventori di ceci, cotti nella cenere, per festeggiare San Giuseppe e l’arrivo della primavera.

– Venerdì Santo – Processione dei Misteri (ca. 45 raffigurazioni). La settimana del dolore: settimana santa. Momenti di riflessione sulla passione di Cristo nel centro antico durante la peregrinazione da Sepolcro a Sepolcro del giovedì Santo; imponente e suggestiva processione dei Misteri il venerdì Santo con circa 45 gruppi statuari e 10 complessi bandistici.

– Festa del ‘Passa Passa’ – 1° maggio presso la Chiesa di Ognissanti. festa popolare presso l’antica Chiesa romanica di Ognissanti in terra di Cuti estrema periferia del paese con celebrazione della messa durante la quale il più giovane viene affidato o si affida ad un amico o parente più grande perché vegli sulla sua crescita e testimoni il corretto comportamento, un nastro rosso al braccio suggella l’affidamento.

– Maggio in Musica – ultime 3 domeniche di maggio. Manifestazione musicale primaverile rivolta a giovani gruppi musicali metropolitani per offrire loro spazi creativi da protagonisti.

– Festa di Sant’Antonio di Padova – 13 e 14 giugno. Festa religiosa e popolare in onore del Santo di Padova. La sera su Largo Plebiscito si vede l’illuminazione tutta accesa. La processione dei devoti si snoda per le vie del paese, tutti muniti di candela. La processione è molto lunga preceduta da ‘nu tammurr’ (il tamburo), dopo la statua di S. Antonio i rappresentanti politici ed infine chiude una banda. Alla fine della serata ci sono i bei fuochi d’artificio.

– Sagra della Focaccia – prima domenica di agosto. Gara culinaria per incoronare la migliore focaccia del paese.

– E…state a Valenzano – dal 15 luglio al 15 settembre. Manifestazione in compagnia della musica, del ballo, della danza, del teatro, dei giochi, dello sport, della poesia, delle canzoni, delle mostre, delle buone tradizioni come invito a restare per vivere il paese in una dimensione diversa, dove il paese e la sua gente risultino spettatori e protagonisti.

– Festa di San Rocco – dal 15 al 17 agosto. Festa religiosa e popolare in onore del Santo Patrono. Sono da vedere ogni anno la processione che si noda per le vie del paese, la bella illuminazione in Corso Aldo Moro. Da sentire le bande musicali: sia quelle che accompagnano la processione sia quelle che suonano nella cassa armonica. Ed infine la gara per il miglior fuoco d’artificio

– Fiera di Ognissanti – 1° novembre. Oltre 600 operatori commerciali in tutti i settori merceologici.

– Nataleinsieme – dal 8 dicembre al 6 gennaio. Animazione degli spazi pubblici con piccole manifestazioni per creare le suggestioni natalizie attraverso la musica, concerti di zamponari, la realizzazione di presepi artistici, il presepe vivente nel Convento di Santa Maria di San Luca ed il corteo storico dei Re Magi.

POSTI DA VISITARE

– CHIESA DI SAN ROCCO (1586) Chiesa Madre, disposta a croce latina in stile romanico. Dedicata al patrono risale alla fine del secolo XVI. Della vecchia costruzione non riman più nulla, essendo state apportate delle modifiche attraverso i secoli, per renderla più spaziosa. La facciata ha un grande rosone al centro. La torre civica o dell’orologio stuata accanto alla chiesa risale alla fine dell’ottocento: non appartiene alla chiesa ma bensì al comune, da cui la denominazione ‘torre civica’.

– CHIESA DI S. MARIA DI S. LUCA (1606) E’ comunemente chiamata ‘chiesa di S. Antonio’ giacché in essa viene conservata una bella statua del Santo da Padova, o ‘dei monaci’ in quanto vi dimorano i Frati Francescani Minori, che hanno cura delle anime della loro parrocchia. La costruzione iniziata nel 1606 a spese della popolazione con il contributo del feudatario locale Aurelio Furietti. Alla morte di quest’ultimo, fu portato a termine dalla moglie. Di stile barocco con altari scolpiti nel legno e ricoperti di lamina d’oro, tele ed affreschi di pregevole fattura. Ha accanto un campanile anchesso di stile tardo barocco costruito nel 1744.

– CHIESA DI OGNISSANTI (1062) Ciò che resta della importante Abbazzia Benedettina in terra di Cuti, uno dei primi esempi di Romanico Pugliese. Fu fondata nel secolo XI dall’abate Eustachio dell’ordine di San Benedetto sul luogo dove prima c’era stato un tempio dedicato a tutti gli dei. Ha forma basilicale a tre navate, senza transetto, con tre absidi semicircolari. E’ una delle poche chiese benedettine pugliesi a tre cupole. Il papa Bonifacio VIII nel primo anno del suo pontificato (1295) unì la Chiesa di Ognissanti con tutte le pertinenze ed i diritti alla Chiesa di San Nicola di Bari.

CHIESA DEL PADRETERNO (1100) Sorta accanto alla torre di guardia come Chiesa del primo nucleo abitativo dedicata a San Pietro. Nel cuore del borgo medioevale si crede sia stata la pima Chiesa del paese non solo perché sorge su di una piazza, nelle vicinanze del castello baronale, ma anche per il nome in quanto le Chiese più antiche sono dedicate o a Dio o a San Pietro.

– CHIESA DI SANTA MARIA DI LORETO Costruita nel 1645 di stile barocco, è denominata anche Chiesa di Sant’Anna o delle monache poiché vi sono state fino ai primi anni del secolo passato ed ora affidata ai Frati Francescani Minori. Ciò che resta del monastero delle Benedettine Cistercensi, architettura sobria e severa.

CASTELLO BARONALE (1100-1600) Palazzo sviluppatosi accanto alla torre quadrata di avvistamento, è il risultato di vari interventi di copletamento e di rimaneggiamento in funzione di diverse esigenze abitative.

VILLA D’ALOJA (1850) Splendida villa patronale dell’ottocento con annesso parco arricchito dal salone delle feste e piccola torre di guardia.

CENTRO ANTICO (1000-1700) Tipico centro agricolo minore, architettura semplice e povera.


ALCUNE SPECIALITA’ GASTRONOMICHE DEL COMUNE DI VALENZANO
– Calzone: E’ una sfoglia di pasta che può essere ripiena o di cipolla,o di ricotta oppure di cipolla e ricotta.
– Calzengiédde: E’ un fagottino ripieno di ricotta, passato nel vincotto. E’ una specialità natalizia. ..
– Carteddate: E’ una sfoglia di pasta fritta e passata nel vincotto. E’ una specialità prevalentemente natalizia.
– Castagnèlle: E’ un dolce a base di mandorle.

– Cheteriédde: E’ dell’agnello con cipolla al forno.
– Chiacheniédde: E’ una pasta incavata fatta con semolino, farina ed acqua.
– Chiemeriédde: Sono degli involtini di frattaglie con prezzemolo e foglie d’alloro legate con budella. Sono arrostiste sul carbone.

 

ALCUNE RICETTE PUGLIESI

ORECCHIETTE CON CIME DI RAPE
(per 4 persone)

Ingredienti: 350 gr. di orecchiette, 1 kg. di cime di rape, 1 spicchio d’aglio, olio extra vergine d’oliva, 2 acciughe, 3 pomodorini e sale
Preparazione: Lavare le cime di rape. Fare bollire l’acqua, salare e calare le cime di rapa. A metà cottura aggiungere le orecchiette. Nel frattempo soffriggere in una padella l’aglio, i pomodorini e le acciughe. Scolare la pasta al dente e fare saltare il tutto in padella.

PARMIGIANA DI MELANZANE
(per 4 persone)

Ingredienti: 2 melanzane grandi, farina, 3 uova, 1kg. di salsa di pomodoro, 1 cipolla, 1 scamorza, 50 gr. di parmigiano grattugiato, 1 ciuffo di basilico, olio extravergine di oliva, sale q.b.
Preparazione: Tagliare le melanzane a fette, alte 1/2 centimetro, e tenerle a bagno in acqua e sale per 10 minuti. Strizzarle senza romperle e passarle nella farina. Successivamente calarle nelle uova sbattute e friggerle in abbondante olio bollente. A parte, preparare un sugo con olio, cipolla, salsa di pomodoro e sale. Coprire con il sugo il fondo di un tegame da forno, poggiare le fette di melanzana sul fondo e cospargerle di sugo, parmigiano e la scamorza tagliata a dadi. Poggiare sopra altre fette di melanzane e ricoprirle allo stesso modo. Ripetere fino ad esaurimento delle melanzane. Infornare a 200° per 30 minuti. Servire tiepido.

RISO PATATE E COZZE
(per 4 persone)

Ingredienti: 1 kg. di cozze, 500 gr. di patate, 150 gr. di riso, 2 zucchine, 3 pomodori rossi, 1 cipolla, 2 spicchi d’aglio, 30 gr. di pangrattato, 30 gr. di pecorino grattugiato, olio extravergine d’oliva, sale e pepe q.b.
Preparazione: Lavare le cozze ed aprirle in modo che il frutto resti in una metà del guscio,conservando l’acqua contenuta all’interno. Mettere il riso a bagno per circa mezz’ora. Affettate le patate, le zucchine, le cipolle e i pomodori. Preparate un composto di aglio, prezzemolo, pangrattato, formaggio pepe e sale. Ungere un tegame con l’olio e disporre le cipolle sul fondo, metà delle patate e cospagere con un pugno di composto. Passare al secondo strato con le cozze, i pomodori, le zucchine, le patate e ungere con olio. Aggiungere acqua fino a metà altezza del tegame; infornare a 200° per un’ora e mezzo.

FOCACCIA DI PATATE
(per 4 persone)

Ingredienti: 1/2 kg. di farina, 1/3 di lievito, 1 patata di media grandezza, acqua, origano, 2 pomodori rossi, olio extravergine d’oliva, sale q.b.
Preparazione: Lessare una patata, sbucciarla e schiacciarla. Versare la farina in una grande coppa e unire, poi, il lievito sbriciolato, la patata, l’acqua, (fredda in estate, tiepida d’inverno) un pizzico di sale e un filo d’olio. Impastare energicamente finché l’impasto risulti, più o meno, morbido. Ungere un tegame da forno del diametro di 30cm e versarne l’impasto. Condire con i pomodori tagliati a pezzettini, l’origano e un filo di olio. Coprire il tegame con un grande coperchio e avvorgerlo in una coperta (vicino ad una fonte di calore in inverno). Far lievitare per circa un’ora. Lievitato, aggiungere abbondante olio e sale e infornate in forno caldo per 40 minuti.

PANZEROTTI
(per 4 persone)

Ingredienti per la pasta: 500 gr. di farina, 1 cubetto di lievito di birra, 2 cucchiai di extravergine di oliva, sale, acqua o latte (q.b. per impastare)
Ingredienti per il ripieno: 500 gr. di scamorza fresca, 1/2 kg. di pomodorini sgocciolati, 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva, 30 gr. di pecorino grattugiato, sale q.b.
Preparazione: Disporre la farina a fontana su un tavoliere, sbriciolare il lievito di birra, unire poca acqua calda (o latte) quanto basta per ottenere una massa di media consistenza. Lasciar lievitare la massa per mezz’ora. Intanto, preparare il ripieno: tagliare a cubetti la scamorza, unire i pomodori tagliati a tocchetti, il formaggio e un pizzico di sale. Staccare dalla massa pezzetti di pasta, grandi quanto una noce, stenderli con un matterello ottenendo una sfoglia che abbia pochi millimetri di spessore. Disporre al centro un cucchiaino di ripieno. Richiudere a forma di mezza luna e sigillare bene. Friggere in abbondante olio extraverine di oliva bollente.

CALZONE DI CIPOLLA
(per 4 persone)

Ingredienti: 250 gr. di farina, 15 gr. di lievito di birra, 250 gr. di cipolla (preferibili le cipolle porraie, dette anche ‘sponsali’), 130 gr. di olive nere, 150 gr. di formaggio pecorino di media stagionatura, 3 filetti di acciughe salate, 2 pomodorini al filo, olio extravergine di oliva, sale e pepe q.b.
Preparazione: Impastare la farina con acqua calda, lievito, un filo di olio e un pizzico di sale, fino ad ottenere una massa morbida. Farla lievitare per circa 2 ore e dividerla in due.
A parte, rosolare la cipolla affettata e unire i pomodorini a pezzetti, le olive snocciolate, le acciughe ben lavate, private della lisca e spezzettate. Spianare la pasta ottenendone due dischi di uguale spessore e delle dimensioni adatte per foderare una tortiera da forno. Foderare con uno dei due dischi il fondo di un tegame da forno, dopo averlo unto di olio, e disporre sulla pasta il composto e il pecorino. Coprire con l’altro disco; ungerlo d’olio e cuocere in forno per mezz’ora.

Valenzanoultima modifica: 2013-11-19T18:12:55+01:00da lynus_63